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San Pellegrino in Alpe

 

La Leggenda di San Pellegrino

 

La fantasia popolare elabora una vita leggendaria di San Pellegrino, diffusa in ogni luogo dai conversi che ancora si recano alla questua per i poveri. San Pellegrino, si narra, è il figlio del re di Scozia Romano e di sua moglie Plantula

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Compie prodigi fin dal giorno in cui è battezzato. Trascorsa una fanciullezza di penitenza, rinuncia alla successione del regno

S'incammina verso la Terra Santa, accompagnato da una banda di ladri che aveva miracolosamente convertito.

 

Dopo avere subito persecuzioni, s'imbarca verso l'Italia, dove visita i principali santuari. Infine prende per abitazione una caverna, qui è visitato dagli animali selvatici, che gli diventano amici.

Passati molti anni, vede un adatto alla penitenza e vi si reca, rifugiandosi dentro un albero cavo. Arrivato all'età di oltre 97 anni. S. Pellegrino scrive in una corteccia d’albero la sua vita, e poi muore.

Due coniugi modenesi, avvertiti in sogno da un angelo, ritrovano il suo corpo come fosse vivo, custodito da gran moltitudine di animali. Accorrono sul luogo vescovi e popolazioni della Toscana e dell'Emilia e sorge una disputa fra gli emiliani che vorrebbero portare il Santo in pianura ed i toscani che lo rivendicano, essendo morto nei loro confini, viene posta la salma su di un feretro tirato da due torelli indomiti, uno toscano ed uno emiliano, che si fermano sul luogo detto "termen Salon". Qui sorge una basilica in onore di San Pellegrino, la cui dedicazione avviene il 1° agosto dell’anno 643. Molti miracoli avvengono in questo luogo, che viene onorato da papi ed imperatori. Sorge poi un ospizio per accogliere coloro che accorrevano a venerare il Santo. Si reputa però che l'ospizio di San Pellegrino abbia preso il titolo da San Pellegrino d'Auxerre, un santo vescovo francese, al quale furono intitolati nel Medio Evo molti ospitaletti sorti per carità cristiana lungo le grandi linee di comunicazione italiane. Resta aperto il problema delle reliquie del Santo, delle quali si ha notizia solo a partire dalla seconda metà del secolo XIII.

 

LORENZO ANGELINI

da “IL MUSEO DI SAN PELLEGRINO IN ALPE e l’affresco di Luciano Guarnieri” 1987. Provincia a Comprensorio, numero speciale. Ed. Amministrazione Provinciale di Lucca, Centro Tradizioni Popolari, 1987,.

G. MAZZONI

La leggenda illustrata di San Pellegrino dell'Alpe  1919

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